Sciopero della parola.
Non voglio avere più contatto con i miei, non permetterò che i miei suoni possano colpirli. Mi nasconderò per celargli anche le mie espressioni, che possono tradire i miei pensieri.
Ultimamente mi stanno troppo addosso con le loro preoccupazioni, mi fanno notare che mangio poco e che secondo loro sono dimagrita. Tanto ne avrò la conferma giovedì al controllo e sono sicura che si sbagliano.
Vorrei fuggire lontano, la mia mente è un groviglio di pensieri senza ne capo ne coda. Non so nemmeno da dove nascono.
Vorrei ricominciare a sognare la notte, intendo a ricordare i miei sogni, per rifugiarmi in una realtà diversa, dove tutto è imprevedibile e tutto può succedere.
Ultimamente ho dei momenti di forte depressione o ansia, sbalzi d'umore e reazioni di cui nemmeno mi rendo conto. Penso che vedere la psichiatra mi farebbe bene, ma ho l'appuntamento per il 13 di luglio e non oso dire a mia madre che vorrei vederla prima.
Mi sento persa dentro me stessa, governata da impulsi e emozioni incomprensibili a cui mi devo arrendere.
Ne provo vergogna e mi dico sempre che in fondo sto bene.
Rifiuto l'aiuto di mia madre, tanto lei non capisce e non capirà mai. Lei pensa che "non sono così stupida da non voler guarire" e non vorrei deluderla anche su questo. Non ha mai le parole e gli atteggiamenti giusti, non rispetta quello che sento, crede di essere sempre nel giusto. Mi sono stufata.
FATEMI EVADERE, PERFAVORE!
Julie. 18 anni anagraficamente, qualsiasi età mentalmente. Julie è divisa in due, da una parte c'è il controllo, dall'altra la vita. Julie è una ragazza interrotta.
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martedì 19 giugno 2012
15 grammi
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venerdì 1 giugno 2012
4 grammi
"Mi ciberò di te
lentamente ti divorerò
e quando sarai finita
rimarrò per sempre
nel tuo silenzio."
lentamente ti divorerò
e quando sarai finita
rimarrò per sempre
nel tuo silenzio."
Si, si sta cibando di me questa assurda malattia, ma io la lascio fare, mi lascio sopraffarre.
La vergogna per il mio corpo è troppa, e con la scusa che sono stata male ora sto mangiando molto meno, e lo farò ancora per molto tempo. "DEVI PERDERE PESO" continua ad intimarmi la vocina nella mia testa. Lo specchio è diventato una sfida, il cibo l'arma.
Ho in vista delle feste, dei compleanni, delle uscite... non posso mostrarmi grassa, o la gente penserà che sto bene, che sono guarita. No, io voglio far vedere il mio dolore, io voglio essere così ossuta da aver compassione di me, perchè è l'unico modo in cui riesco a volermi bene.
Mi sento avvolta da un'alone di tristezza e di fallimento da cui non riesco ad evadere. Mi verrebbe da piangere ma sono diventata troppo apatica per farlo. E' un momento duro, fatto di ossessioni, delusioni per i miei genitori e dolore per me. Le mie giornate passano monotone con il sottofondo di un odio profondo per me stessa e per il mio corpo.
Non sorrido più, ho paura di tutto, penso che tutto quello che faccio sia sbagliato e ho il terrore di non riuscire più a perdere peso. Mi assilla questo pensiero.
Sento dentro un vuoto incolmabile.
Io non voglio un corpo che non mi appartiene.
mercoledì 30 maggio 2012
2 grammi
"Ti sei mai sentito come se nulla di
quello che fai potrà mai essere abbastanza?
Hai mai
sentito il bisogno di piangere senza però riuscire a buttare fuori le lacrime
perchè bloccate in gola, tra le parole che ancora non sei riuscito a dire?
Hai mai
osservato i tuoi stessi occhi, attentamente,
accorgendoti di non scorgere nulla se nonstanchezza, dolore..vuoto?"
Io mi sento così ogni volta che scorgo uno specchio.
Non riesco più a sopportare questo corpo, maledico ogni giorno quella sacca dell'ospedale da cui scendeva un orrenda e puzzolente pappetta proteica nel sondino che andava dal mio naso al mio stomaco.
Fortunatamente, sono ancora sottopeso, ma non abbastanza. In realtà non è stato mai abbastanza, ma almeno era accettabile, e ora non riesco più a capire e ad accettare il fatto che non riesco a scendere di peso. Beh, devo dire che eccedevo con le verdure, mangiavo piattoni enormi di passati di verdure e da un esame che ho fatto sulla composizione corporea, risulta che ho circa 4 chili di acqua extracellulare (ritenzione idrica) in corpo.
Ma obiettivamente, si vede che sono ingrassata, DANNAZIONE.
Ansia. Trepida per tutto il mio corpo. Mi ricorda continuamente che domani mattina ho il controllo dalla psicologa e dal nutrizionista del centro in cui sono seguita. Questo vuol dire che all'80% mi peseranno. E io voglio vedere l'ago scendere vertiginosamente, schiacciato dal potere che questa malattia ha sempre esercitato su di me. Purtroppo mi hanno buttato tutte le bilance in casa, quindi posso pesarmi solo lì.
In teoria, ora, dovrei seguire una dieta che mi hanno prescritto, ma ovviamente non la seguo e tolgo tutti i carboidrati e i grassi/condimenti.
Questa alimentazione, tempo fa, mi faceva perdere mezzo chilo a settimana, e direi che mi andava bene. Quindi, avendola cominciata 2 settimane fa e avendo eliminato tutti i passati di verdure e i tentativi di vomitare (che mi facevano solo gonfiare), dovrei aver perso 1kg.
Ripeto: dovrei. Settimana scorsa non mi hanno pesato quindi non ho idea.
Questo mi ha mandata in piena crisi, sono costantemente nel pallone, così, oggi che sono potuta uscire, sono corsa in farmacia a prendere il dulcolax.
Ne ho prese 4 compresse prima di cena, ma dopo mi è venuta una specie di fame nervosa, e ho mangiato una pera.
Ne ho ingoiate altre 2 compresse.
MI SENTO GONFIA COME UNA MONGOLFIERA.
Spero faccia effetto il prima possibile, io domani mattina devo essere un'acciuga.
Sono in preda al delirio più totale. Non posso più pensare a domani mattina.
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