Eccomi dinuovo qua, ancora viva, "sana" e salva.
Dopo le mie peripezie con il serenase e altri suoi amichetti promettenti la riuscita del mio piano suicida, ho dormito per un giorno e mezzo interi fino a portarmi a fare una flebo in ospedale. Mi hanno consigliato il ricovero ma ho rifiutato.
Il giorno dopo ero riuscita ad alzarmi verso le 15 e così sono andata a fare un po' di shopping con mia madre.
Panico.
La mia mandibola ha cominciato a muoversi a destra quando voleva lei, rigidamente. Non riuscivo a fermarla. Più tempo passava, più movimenti strani del viso avevo e dal panico mi si è paralizzata la mano destra. Siamo corsi subito in ospedale dove ho confessato il mio abuso di farmaci. Mi hanno scampato il repartino perchè ho omesso di averlo fatto di proposito, con intento suicida. Così mi hanno messa nel reparto dove ero stata ricoverata quando avevo il sondino. Ma la situazione peggiorava. La lingua mi si muoveva all'indietro, la bocca a destra e avevo il collo piegato all'indietro. Stavo soffocando. Avevo una paura matta. è corso uno psichiatra a darmi una medicina e pian piano gli effetti collaterali sono diminuiti.
Sono restata in ospedale 3 giorni e ho continuato a prendere l'antidoto per altri 3 giorni.
Fortunatamente tutti i sintomi sono scomparsi ed ho evitato danni permanenti.
Ma ora passiamo alle conseguenze: lo shock dei miei, la loro perdita di fiducia, l'accollo tempestivo di tutti i miei terapeuti ecc...
Ora mi sorvegliano più spesso. Per evitare un ricovero in un centro ora mi sforzo almeno un po' per l'alimentazione. Ma non smetto di prendere lassativi e diuretici.
Avrò molte più sedute psichiatriche e dovranno modificarmi la terapia farmacologica, ho anche più visite da psicologi diversi.
Beh che dire, quest'esperienza mi ha lasciato molto. Ho capito la gravità della cosa che ho fatto e ho ammesso a me stessa che la mia situazione è più grave di come sembra. Sono molto fragile in questo periodo. Me lo riconosco.
Ora mi tocca combattere di più con il cibo. Sto vivendo giornate frustranti. Mi viene da piangere a guardarmi allo specchio.
L'unica cosa che mi riesce a mandare avanti è quel ragazzo di cui spesso ho parlato, mio fratello e gli amici (che non sanno che cosa è successo).
Lunedì mattina vedrò il ragazzo, e sinceramente non vedo l'ora. L'ho visto anche appena dopo le dimissioni e mi ha fatto stare veramente bene. Ho un bisogno di affetto immane in questo periodo.
Sono fragile...
Julie. 18 anni anagraficamente, qualsiasi età mentalmente. Julie è divisa in due, da una parte c'è il controllo, dall'altra la vita. Julie è una ragazza interrotta.
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sabato 30 giugno 2012
18 grammi
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lunedì 18 giugno 2012
14 grammi
Mi dico che devo avere pazienza, ma non so aspettare.
Sono nel pallone più totale.
Mamma protesta la mia guerra contro il cibo, io ormai mi ci sono rassegnata. Non riesco a dare una svolta.
C'è questo mio amico con cui esco, che non so come chiamarlo...so che non è il mio ragazzo ma ho l'impressione che non è un semplice amico.
Le amiche spesso mi danno buca, me ne sto a casa a chiedermi "che fare?".
Ecco, io vorrei una svolta, ma non una di quelle che apri la porta e il vento gelido ti soffia via, una di quelle che semplicemente trovi una chiave, apri la porta e parti all'esplorazione...
ora il mio sintomo funzione come prevenzione, protezione... a volte mi sembra stupido ma non posso sprecare così tanto lavoro. A volte invece mi sembra di non poter farne a meno.
Giovedì vedrò la psicologa e il nutrizionista, so già cosa dire: "non so che mi accade, ma continuo a restringere, la cosa non mi dispiace, il problema è il caos mentale, non so prendere una decisione che non sia diversa dal mangiare sempre di meno."
Sento che la "malattia" sta cambiando, mi sento sempre più normale, come se non avessi un problema, come se non avessi bisogno di aiuto. Ne sono quasi convinta. Le mie abitudini alimentare non si toccano! Vanno bene così, che c'è di strano a mangiare poco? Solo perchè la gente mangia normalmente e quando ha fame prende un panino non significa che io sia anormale. Sono solo diversa sotto questo punto di vista!
Il mio vero cruccio sono le decisioni, non mi schiero mai da nessuna parte, sto in bilico tra un'opzione e un'altra, ho comportamenti ambigui, nessuno mi riesce a capire...
Nemmeno io ormai mi capisco più.
Sono nel pallone più totale.
Mamma protesta la mia guerra contro il cibo, io ormai mi ci sono rassegnata. Non riesco a dare una svolta.
C'è questo mio amico con cui esco, che non so come chiamarlo...so che non è il mio ragazzo ma ho l'impressione che non è un semplice amico.
Le amiche spesso mi danno buca, me ne sto a casa a chiedermi "che fare?".
Ecco, io vorrei una svolta, ma non una di quelle che apri la porta e il vento gelido ti soffia via, una di quelle che semplicemente trovi una chiave, apri la porta e parti all'esplorazione...
ora il mio sintomo funzione come prevenzione, protezione... a volte mi sembra stupido ma non posso sprecare così tanto lavoro. A volte invece mi sembra di non poter farne a meno.
Giovedì vedrò la psicologa e il nutrizionista, so già cosa dire: "non so che mi accade, ma continuo a restringere, la cosa non mi dispiace, il problema è il caos mentale, non so prendere una decisione che non sia diversa dal mangiare sempre di meno."
Sento che la "malattia" sta cambiando, mi sento sempre più normale, come se non avessi un problema, come se non avessi bisogno di aiuto. Ne sono quasi convinta. Le mie abitudini alimentare non si toccano! Vanno bene così, che c'è di strano a mangiare poco? Solo perchè la gente mangia normalmente e quando ha fame prende un panino non significa che io sia anormale. Sono solo diversa sotto questo punto di vista!
Il mio vero cruccio sono le decisioni, non mi schiero mai da nessuna parte, sto in bilico tra un'opzione e un'altra, ho comportamenti ambigui, nessuno mi riesce a capire...
Nemmeno io ormai mi capisco più.
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sabato 16 giugno 2012
13 grammi
"Com'è che faccio a dartela una vita diversa?
Vorrei rubare i sogni a te felici e metterteli dentro la testa
Dicono che se anche ti sbatti da sta vita poi non esci vivo,
Dicono che uno come me è solo autodistruttivo,
Ma faccio un altro giro, e faccio un altro giro all'ultimo respiro!"
Vorrei riuscire a conquistarlo, ma non ci resco. Mio padre e io a tavola soli, mi si stringe lo stomaco.
Aumenta il sintomo, aumenta la tristezza, viaggio mentalmente per evadere.
So che sbaglio, ma continuo, persevero nel mio errore, FINO ALL'ULTIMO RESPIRO.
Vorrei rubare i sogni a te felici e metterteli dentro la testa
Dicono che se anche ti sbatti da sta vita poi non esci vivo,
Dicono che uno come me è solo autodistruttivo,
Ma faccio un altro giro, e faccio un altro giro all'ultimo respiro!"
Vorrei riuscire a conquistarlo, ma non ci resco. Mio padre e io a tavola soli, mi si stringe lo stomaco.
Aumenta il sintomo, aumenta la tristezza, viaggio mentalmente per evadere.
So che sbaglio, ma continuo, persevero nel mio errore, FINO ALL'ULTIMO RESPIRO.
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venerdì 8 giugno 2012
9 grammi
Sono le 3.15 del mattino e sono appena tornata da una festa.
Alquanto noiosa devo dire. E quando ti assale la noia ti assalgono i pensieri.
"Come apparirò agli altri?" "Oh mamma sono vestita inadeguata" "Sembrerò grassa sicuramente" "Come mi devo comportare?" "Oddio come sono impacciata nel ballare" e così via...
A questa festa c'era anche il mio nuovo amico con cui ero uscita un paio di volte, carino, simpatico, un po' fuori dalle righe come me. Aveva bevuto un po' e si vedeva, e ci siamo messi a parlare. Ad un certo punto mi ha detto "Vado dagli altri o facciamo qualcosa?" io gli ho preso i fianchi per fargli capire che volevo stare un po' con lui, le mie amiche erano impegnate al momento...e...mi ha baciata. Poi abbiamo parlato un po' ancora e l'ha rifatto, poi ancora. Baci corti, sfuggenti, contornati da sguardi fissi e sorrisi.
Per il resto della serata siamo stati separati e poi abbiamo parlato un altro po' insieme. Lui non voleva che me ne andassi, mi ha invitata a dormire a casa sua ma non potevo. Però quando ci siamo salutati mi ha dato due bacetti sulla guancia, insignificanti. Allora mi chiedo: "Prova qualcosa per me?" a me lui intriga molto, è anche dolce, mi manda sempre il buongiorno e la buonanotte, però è spesso sfuggente, dobbiamo spesso rimandare appuntamenti per i suoi impegni. Anche durante la serata è stato piuttosto sfuggente.
Sto leggendo un libro di uno psicologo che dice continuamente di pensare solo all'attimo, all'azione che stiamo facendo, senza riflettere sul passato e sul futuro. Beh, ho assolutamente cozzato con questa filosofia, per tutta la sera mi sono chiesta se quei baci fossero stati solo per divertimento o perchè vuole approfondire il rapporto. Ho anche cercato un po' di attirare la sua attenzione. Mi sono sentita ridicola ma non riuscivo ad evitarlo.
Spero veramente di aver trovato una persona, anche se sia solo un amico, che mi voglia bene e mi accetti, non evitandomi, nonostante il mio disturbo.
Parlando d'altro, i miei domani partono per andare due giorni in una spa. La tentazione di mangiare meno è fortissima, direi quasi irresistibile. Questa settimana ho anche saltato il colloquio settimanale con la psicologa ed il nutrizionista e questo mi ha sollevata. Ma ancora voglio che la prossima volta l'ago della bilancia scenda.
E' così difficile accettare di avere un corpo sano, che possa avere relazioni sane e prendersene tutte le responsabilità. Devo dire che la vita da malata è molto più comoda, nonostante i prezzi da pagare.
Concludo qui, non vi annoio oltre, un bacio a tutte le mie lettrici, che condividono le mie stesse difficoltà.
Sogni d'oro.
Alquanto noiosa devo dire. E quando ti assale la noia ti assalgono i pensieri.
"Come apparirò agli altri?" "Oh mamma sono vestita inadeguata" "Sembrerò grassa sicuramente" "Come mi devo comportare?" "Oddio come sono impacciata nel ballare" e così via...
A questa festa c'era anche il mio nuovo amico con cui ero uscita un paio di volte, carino, simpatico, un po' fuori dalle righe come me. Aveva bevuto un po' e si vedeva, e ci siamo messi a parlare. Ad un certo punto mi ha detto "Vado dagli altri o facciamo qualcosa?" io gli ho preso i fianchi per fargli capire che volevo stare un po' con lui, le mie amiche erano impegnate al momento...e...mi ha baciata. Poi abbiamo parlato un po' ancora e l'ha rifatto, poi ancora. Baci corti, sfuggenti, contornati da sguardi fissi e sorrisi.
Per il resto della serata siamo stati separati e poi abbiamo parlato un altro po' insieme. Lui non voleva che me ne andassi, mi ha invitata a dormire a casa sua ma non potevo. Però quando ci siamo salutati mi ha dato due bacetti sulla guancia, insignificanti. Allora mi chiedo: "Prova qualcosa per me?" a me lui intriga molto, è anche dolce, mi manda sempre il buongiorno e la buonanotte, però è spesso sfuggente, dobbiamo spesso rimandare appuntamenti per i suoi impegni. Anche durante la serata è stato piuttosto sfuggente.
Sto leggendo un libro di uno psicologo che dice continuamente di pensare solo all'attimo, all'azione che stiamo facendo, senza riflettere sul passato e sul futuro. Beh, ho assolutamente cozzato con questa filosofia, per tutta la sera mi sono chiesta se quei baci fossero stati solo per divertimento o perchè vuole approfondire il rapporto. Ho anche cercato un po' di attirare la sua attenzione. Mi sono sentita ridicola ma non riuscivo ad evitarlo.
Spero veramente di aver trovato una persona, anche se sia solo un amico, che mi voglia bene e mi accetti, non evitandomi, nonostante il mio disturbo.
Parlando d'altro, i miei domani partono per andare due giorni in una spa. La tentazione di mangiare meno è fortissima, direi quasi irresistibile. Questa settimana ho anche saltato il colloquio settimanale con la psicologa ed il nutrizionista e questo mi ha sollevata. Ma ancora voglio che la prossima volta l'ago della bilancia scenda.
E' così difficile accettare di avere un corpo sano, che possa avere relazioni sane e prendersene tutte le responsabilità. Devo dire che la vita da malata è molto più comoda, nonostante i prezzi da pagare.
Concludo qui, non vi annoio oltre, un bacio a tutte le mie lettrici, che condividono le mie stesse difficoltà.
Sogni d'oro.
mercoledì 30 maggio 2012
2 grammi
"Ti sei mai sentito come se nulla di
quello che fai potrà mai essere abbastanza?
Hai mai
sentito il bisogno di piangere senza però riuscire a buttare fuori le lacrime
perchè bloccate in gola, tra le parole che ancora non sei riuscito a dire?
Hai mai
osservato i tuoi stessi occhi, attentamente,
accorgendoti di non scorgere nulla se nonstanchezza, dolore..vuoto?"
Io mi sento così ogni volta che scorgo uno specchio.
Non riesco più a sopportare questo corpo, maledico ogni giorno quella sacca dell'ospedale da cui scendeva un orrenda e puzzolente pappetta proteica nel sondino che andava dal mio naso al mio stomaco.
Fortunatamente, sono ancora sottopeso, ma non abbastanza. In realtà non è stato mai abbastanza, ma almeno era accettabile, e ora non riesco più a capire e ad accettare il fatto che non riesco a scendere di peso. Beh, devo dire che eccedevo con le verdure, mangiavo piattoni enormi di passati di verdure e da un esame che ho fatto sulla composizione corporea, risulta che ho circa 4 chili di acqua extracellulare (ritenzione idrica) in corpo.
Ma obiettivamente, si vede che sono ingrassata, DANNAZIONE.
Ansia. Trepida per tutto il mio corpo. Mi ricorda continuamente che domani mattina ho il controllo dalla psicologa e dal nutrizionista del centro in cui sono seguita. Questo vuol dire che all'80% mi peseranno. E io voglio vedere l'ago scendere vertiginosamente, schiacciato dal potere che questa malattia ha sempre esercitato su di me. Purtroppo mi hanno buttato tutte le bilance in casa, quindi posso pesarmi solo lì.
In teoria, ora, dovrei seguire una dieta che mi hanno prescritto, ma ovviamente non la seguo e tolgo tutti i carboidrati e i grassi/condimenti.
Questa alimentazione, tempo fa, mi faceva perdere mezzo chilo a settimana, e direi che mi andava bene. Quindi, avendola cominciata 2 settimane fa e avendo eliminato tutti i passati di verdure e i tentativi di vomitare (che mi facevano solo gonfiare), dovrei aver perso 1kg.
Ripeto: dovrei. Settimana scorsa non mi hanno pesato quindi non ho idea.
Questo mi ha mandata in piena crisi, sono costantemente nel pallone, così, oggi che sono potuta uscire, sono corsa in farmacia a prendere il dulcolax.
Ne ho prese 4 compresse prima di cena, ma dopo mi è venuta una specie di fame nervosa, e ho mangiato una pera.
Ne ho ingoiate altre 2 compresse.
MI SENTO GONFIA COME UNA MONGOLFIERA.
Spero faccia effetto il prima possibile, io domani mattina devo essere un'acciuga.
Sono in preda al delirio più totale. Non posso più pensare a domani mattina.
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